lunedì 19 giugno 2006

Apertura estiva Seranaialand


lunedì 19 giugno 2006

Salve a tutti, il parco giochi Serenaialand è lieta di annunciarvi la riapertura estiva e come tutti i parchi che si rispettino non manca una nuova attrazione...per ora non ha un nome, ma presto lo avrà...sperando che sia migliore dei precedenti!

ANTEFATTO

Era una inverno a cavallo del nuovo millenio, con Teto, Martini e qualcun'altro andammo a vedere un buco nel taglio della cava del Torre: uno scivolo, un cunicolo e poi un pozzo, grande, al contatto fra marmi e selciferi. Restammo un po' ad assaporare il profumo d'abisso, ben sapendo dove ci trovavamo: su un fronte di cava attiva! Inebriati dal quel profumo, la sera stessa eravamo a casa del Torre a chiedere di poter vedere cosa c'era al di là. La risposta, perentoria, fu: "No, non si può, ma fra qualche anno vado in pensione e forse la buca sarà ancora lì..."

Cercammo di dimenticarla...

INVERNO 2005/06

Ad Agliano giunge la notizia: il Torre è andato in pensione!! I ricordi riaffiorano veloci...non l'avevamo dimenticata davvero!

LO SCORSO WEEK-END

Torniamo in cava del Torre e ...la buca c'è ancora, non e' più sul piano di cava, ma "in parete", ma c'è ancora! Del detrito chiude parzialmente l'ingresso, ma bastano un paio d'ore con gli strumenti giusti (gentilmente lasciati in cava dall'ex proprietario) e i "provvidenziali" consigli dei nostri umarell Salvio e Gigi, alias Cip&Ciop, ed è fatta! Con quello che abbiamo scendiamo il pozzo rimasto inviolato anni prima...oltre continua con una nuova verticale!

IL WEEK-END

Ci ritroviamo ad Agliano venerdì sera: presenti Wainer, Stefi, Mez, Siria, Paconi e Sonia. Lo scopo chiaramente è andare a scendere la nuova buca...o meglio per me e Siria questo è lo scopo: Mez non sa ancora nulla. Poiché domenica era il suo compleanno, l'idea della sua amata era di regalargli un'esplorazione!! Quindi lo convinciamo ad andare in zona cava del Torre, portandosi tutta l'attrezzatura da grotta, per scendere un (inesistente) pozzo siglato dal Bolzaneto tanti anni fa....La notte passa tranquilla, a parte per oscuri personaggi che riempiono gli zaini di corde e moschettoni con fare guardingo.

Il sabato di buonora modenese partiamo per la valle. Raggiungiamo la cava del Torre, mentre Panconi, Sonia e Stefania vanno a farsi un giro a Foce Giovo. Una volta in cava, ancora con il raggiro, portiamo Mez di fronte al suo regalo di compleanno...direi che si possa dire che è restato letteralmente senza parole! Un po' di risate e dagli zaini mio e di Siria iniziano ad emergere corde, attacchi, sacchi e carburo. Ci prepariamo e andiamo...con Siria e Mez, volenti o nolenti, ormai entrati anche loro nel tunnel della Serenaia.

La grotta si sviluppa completamente lungo il contatto fra marmi e calcari selciferi: è pazzesco, si entra in un cava di marmo e dopo poche decine di metri sembra di essere in Pannè. Gli ambienti sono praticamente sempre grandi, inclinati secondo l'approfondimento degli strati, quindi avanziamo armando scivoli con un pavimento di selce e un tetto di marmo. E per fortuna che c'è il tetto di marmo: il selcifero è formato da strati alternati così sottili che è inutilizzabile per armare, quindi tutti gli attacchi sono fatti a tetto.

Ad ogni pozzo dobbiamo cacciare giù decine di lame di selce che sporgono fino ad un metro dalle pareti, sono talmente elastiche che il metodo più efficace è saltarci sopra! Ma tutto sommato è divertente. Ma soprattutto ci accorgiamo che la buca non sembra metterci in difficoltà: dopo ogni scivolo, ce n'e' un altro, più grande, ci sono arrivi, meandrini che soffiano aria.

In breve i nostri sacchi sono vuoti, ci restano giusto due spezzoni di pochi metri. Mez sta guardando come armare l'attacco dell'ennesimo pozzo, anche se non abbiamo niente con cui scenderlo: non ci vorremmo fermare più! Lo raggiungo, do un'occhiata anche io e...dall'altra parte mi sembra di vedere una nicchia, come...un galleria freatica?! Mez concorda con me e si lancia in una traversata-su-lame-di-selce-che-flettono-come-cartone, arriva di là, sparisce per un attimo nella nicchia e ritorna dicendo:"C'è il freatico, vi aspetto...anche perché non so come tornare indietro!".

Recuperati gli spezzoni facciamo un traverso come meglio possiamo e ci infiliamo nel Tubo! E' una bellissima gallerie freatica dritta, in salita, tonda, un metro di diametro, completamente nel marmo, talmente lucidato da sembrare ghiaccio. La percorriamo di corsa, Siria in testa, per una cinquantina di metri, scendiamo un saltino, un cunicolo e al di là...un altro pozzetto tutto nel marmo, che ci soffia aria in faccia. Non abbiamo più nulla. Non ci resta che tornare indietro. In breve siamo fuori, giusto per vedere le ultime luci lasciare Orto di Donna.

Riepilogando: saremo scesi 150m, mentre l'ingresso si trova a circa 1400 m slm, cioè la galleria si trova a 1250 m slm. In Buca Nuova non abbiamo mai visto nulla simile, nemmeno arrivando a 600 m slm. Sarà un accidente locale o qualcosa di più serio? Nei nostri sogni è la seconda e immaginiamo già di essere nella chiave di volta del complesso che unirà Due Mondi, calcare selcifero e marmo....ma lo scopriremo solo più avanti, per ora abbiamo due pozzi che aspettano solo di essere scesi e tanta aria da inseguire.

Ciao Wainer